Il coro polifonico “Le Voci dell’Aril” di Cassone nasce nel 1976 come coro parrocchiale. Quando giunse alla direzione il M°. Giuseppe Andreoli si caratterizzò con un repertorio di canti di montagna e popolari. Il coro ha svolto concerti in tutta l’alta Italia, ed allacciando rapporti con cori stranieri, ha potuto farsi apprezzare anche all’estero (Germania, Spagna, Lussemburgo). Nel 1988 il nuovo Maestro, Giorgio Dal Rì (Riva del Garda – Trento), applica un progressivo cambiamento del repertorio passando dal canto popolare alla polifonia sacra e profana. Nel 1990 il coro partecipa al “Festival Corale Internazionale” di Praga aggiudicandosi la “Categoria Argento”. Nel 1997 e nel 1998 il coro è diretto dai Maestri, Silvia e Gianni Cipriani di Marciaga (Costermano – Verona). Dal 1999 il coro passa sotto la direzione del M°. Gabriele Spezzaferri di Verona. Nell’ottobre 2000 il coro affida l’incarico di Direttore Musicale e Maestro di Canto al tenore Stefano Zilio, concentrandosi nel repertorio sacro, spaziando dalla polifonia rinascimentale alla musica del primo Novecento. Dall’inverno 2000 attiva una serie di lezioni di canto per i coristi e nel novembre 2001 fonda la sezione a voci bianche de ”Associazione coro voci dell’Arìl”. Nel giugno 2012 è diretto dal Maestro Michele Sartori e dal settembre dello stesso anno il coro affida l’incarico di Direttore al baritono Giudo Trebo di Riva del Garda.

Il coro Voci dell’Aril nasce a Cassone come formazione profondamente legata alla splendida chiesa dei Santi Benigno e Caro. Fin dai primi anni si caratterizza per un repertorio sacro che attraversa le epoche, da Palestrina fino a compositori recentissimi, al quale si affianca quasi subito un versante popolare: antiche melodie della tradizione, recuperate e riarmonizzate, ma anche brani di autori allora contemporanei come Camillo Moser o Renato Dionisi.
Con il tempo, il repertorio si arricchisce ed esplora con maggior attenzione la polifonia rinascimentale, soprattutto della scuola romana, fino ad approdare a pagine del tardo romanticismo. Senza mai dimenticare le proprie radici liturgiche, il coro ha dedicato particolare cura alle armonizzazioni del Maestro Marco Ruggeri dei canti dell’Ottocento italiano: un percorso che ha avuto il suo culmine in un concerto memorabile con Ruggeri stesso all’organo.
Oggi il coro propone un repertorio a tre voci (soprani, alti e maschi) che unisce sacro e profano. Da un lato la musica leggera e il musical, in arrangiamenti raffinati di Mario Lanaro; dall’altro le pagine del tardo Ottocento e del primo Novecento, con autori come Edward Elgar e Federico Caudana. La sezione sacra comprende inoltre alcuni grandi classici della coralità contemporanea, da Bob Chilcott a Karl Jenkins fino a John Rutter, testimoniando una ricerca musicale che tiene insieme tradizione e modernità.